La distorsione tibio-tarsica ovvero della caviglia: gli esercizi propriocettivi

  • 14 Giugno 2017

DISTORSIONE DELLA CAVIGLIA:

La distorsione della caviglia è una temporanea perdita dei normali rapporti articolari dovuta ad un evento traumatico come per esempio la ricaduta da un salto, un contrasto di gioco o terreno sconnesso. Quelli a carico dell’ articolazione della caviglia sono tra gli infortuni più frequenti in sport quali calcio, tennis, pallavolo, basket, corsa… ma si verificano molto spesso anche nella vita quotidiana.

Elementi che predispongono alla distorsione, oltre al traumatismo sportivo, possono essere la mancanza di allenamento, calzature non idonee, appoggio del piede non corretto o instabilità dovuta a precedenti distorsioni.

ANATOMIA:

Nella caviglia si articolano tre ossa: l’astragalo, una delle ossa del piede, la tibia e il perone. Queste ultime due formano un mortaio dentro cui è accolta la parte superiore dell’astragalo.

Inferiormente l’astragalo si collega alle altre ossa del piede: questa complessa struttura ossea è tenuta insieme da un’ampia serie di legamenti, tra cui possiamo citare il legamento astragaloperoneale anteriore (LAPA), il legamento calcaneoperoneale (LCP) e il legamento astragaloperoneale posteriore (LAPP) che sono coinvolti nelle distorsioni più frequenti, cioè quelle in supinazione. La muscolatura intrinseca del piede e quella estrinseca, quella che proviene dalla gamba, permettono il movimento in tutte le direzioni.

l training propriocettivo considerato un elemento fondamentale del programma riabilitativo dopo distorsione di caviglia. La propriocezione  un complesso processo neuromuscolare che coinvolge segnali afferenti ed efferenti per garantire stabilità  e una corretta direzione del movimento; i deficit propriocettivi sono associati da molti autori con i traumi distorsivi di caviglia e successive ricadute. Il rischio di recidive è molto alto (circa 80%) e può determinare una instabilità  cronica di caviglia (chronic ankle instability, CAI) e lassità  legamentose irreversibili.

Anche se la letteratura non ci da dati in merito ad una ripresa precoce o anticipata con l’esercizio, ci dice chiaramente che la ripresa è migliore.

Ti invito a guardare il seguente video per prendere spunto su qualche esercizio.

Ricorda che il tuo fisioterapista deve cercare di quantificare e classificare la tua distorsione per stabilire quale sia il più corretto ed appropriato protocollo riabilitativo per la tua distorsione.

Vi sono diversi modi di classificare le distorsioni alla caviglia; una prima classificazione le suddivide in recenti (si riferiscono alla prima comparsa della patologia), recenti su precedenti (sono quelle lesioni che compaiono entro un anno dalla prima distorsione) e inveterate (causate da distorsioni frequenti o insufficienza delle terapie, con conseguenze a carico della stabilità articolare).

Clinicamente parlando, le distorsioni della caviglia vengono suddivise in base al loro grado di gravità; alcuni autori distinguono quattro gradi:

0 (non vi è rottura dei legamenti)

1 (la rottura riguarda solo il legamento peroneo astragalico anteriore)

2 (rottura di grado 1 e del peroneo calcaneare)

3 (rotture di grado 1 e 2, dell’astragalo calcaneare e del peroneo astragalico posteriore, associate a una lesione capsulare).

Altri invece suddividono i traumi distorsivi in base a soli tre gradi di gravità:

  • primo grado
  • secondo grado
  • terzo grado.

Le distorsioni di primo grado, le più lievi, sono caratterizzate da uno stiramento dell’apparato capsulo-legamentoso; non sono riscontrabili rotture. L’infortunio non è tale da causare instabilità; sono riscontrabili generalmente una leggera tumefazione e un lieve versamento emorragico sottocutaneo. La dolenzia è moderata e localizzata.

Nelle distorsioni di secondo grado si verifica una rottura parziale del legamento peroneo-astragalico anteriore; sono presenti tumefazione con ecchimosi ed ematoma a livello perimalleolare causato dalla rottura del vaso che decorre con il legamento peroneo-astragalico anteriore. La dolenzia è di media intensità; l’instabilità è di grado modesto.

Le distorsioni di terzo grado sono quelle più gravi e determinano instabilità severa; la rottura dei legamenti è completa e sono necessari trattamenti importanti quali l’apparecchio gessato o, addirittura, l’intervento chirurgico. I legamenti coinvolti sono il peroneo-astragalico anteriore, quello posteriore e il peroneo-calcaneare. È generalmente presente un’importante fuoriuscita ematica.

Le manifestazioni di una distorsione alla caviglia possono variare a seconda del grado di gravità dell’infortunio; in linea generale possiamo comunque riportare i seguenti: dolore nella zona laterale della caviglia, gonfiore, tumefazione della parte, instabilità nella deambulazione, diminuzione della funzionalità del piede, zoppia e, nei casi di maggiore gravità, impossibilità a caricare il peso del corpo sull’arto coinvolto.

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