Disfunzioni del pavimento pelvico e fisioterapia

  • 1 Novembre 2020
Disfunzioni del pavimento pelvico e fisioterapia

La ricerca scientifica in ambito medico negli ultimi decenni ha dimostrato di aver fatto passi da gigante nel trattamento di varie patologie, cercando di garantire sempre di più un approccio adeguato al paziente e una migliore qualità di vita. Nello specifico, il mondo della fisioterapia ha visto affinare le tecniche di trattamento e i protocolli riabilitativi anche in campi relativamente recenti come quello del pavimento pelvico.

Quello della riabilitazione del pavimento pelvico – sebbene sia un argomento di cui si inizia a parlare solo dalla seconda metà dell’ottocento –  richiama l’attenzione di molti, sia professionisti del settore sia i pazienti stessi. All’inizio l’interesse nacque dalla crescente difficoltà delle puerpere (donne che hanno partorito) nell’affrontare gli effetti che il parto può indurre come incontinenza urinaria o prolasso utero-vaginale. In assenza di una soluzione a tali problematiche, le donne erano costrette a scegliere tra la rassegnazione di vivere con questo disagio oppure sottoporsi ad un intervento chirurgico. Fu grazie al ginecologo statunitense Arnold Kegel – considerato il padre della riabilitazione del pavimento pelvico – che il mondo della medicina poté dare un’alternativa a queste donne. Kegel proponeva un approccio conservativo in cui sottolineava la necessità di effettuare un training specifico e un’elettiva attivazione della muscolatura del pavimento pelvico al fine di rieducare le strutture pelviche alla condizione pre-parto.

Oggi il protocollo degli esercizi di Kegel e le successive tecniche di riabilitazione per le problematiche pelviche non hanno aiutato solo le donne post-parto, ma anche uomini che subisco interventi come la prostatectomia, atleti i cui sport generano grandi aumenti di pressione intra-addominale come pallavolo, basket, tennis, rugby, ecc…

Perché la riabilitazione del pavimento pelvico?

In generale, con il termine riabilitazione ci si riferisce al restituire un’abilità. Nel caso del pavimento pelvico la riabilitazione, o rieducazione perineale, è importante perché ha l’obiettivo di ridurre e/o eliminare i sintomi causati da una disfunzione o disordine muscolare della zona pelvica. Dunque, il compito del fisioterapista è quello di restituire l’abilità perduta.

Non solo, prima ancora di parlare di riabilitazione si dovrebbe parlare di prevenzione. Ad esempio, pazienti che devono subire un intervento nella zona perineale, donne che si apprestano al parto, donne in prossimità della menopausa o atleti che svolgono sport ad alta intensità dovrebbero prevedere un rinforzo selettivo e preventivo della muscolatura del pavimento pelvico al fine di scongiurare l’insorgere di una disfunzione o disordine dello stesso. Nello specifico dello sport, ciò che accade durante un gesto atletico ripetuto più volte nel tempo è un aumento della pressione intra-addominale che spinge i visceri verso il basso, ovvero verso il pavimento pelvico e se questo non è abbastanza forte da vincere la spinta dei visceri contro gravità le conseguenze sono quelle tipiche di un’incontinenza sia urinaria che fecale. Quindi, inserire esercizi di rinforzo del pavimento pelvico all’interno degli allenamenti sportivi è fortemente consigliato.

In assenza di un pavimento pelvico forte e resistente la possibilità che si manifesti una disfunzione nel corso della vita di un uomo o di una donna è elevata. Per questo motivo diventa fondamentale la fisioterapia in ambito pelvico, sia per la gestione e risoluzione del problema fisico sia del disagio psicologico che questo comporta.

Cos’è esattamente il pavimento pelvico? Come funziona?

Iniziamo con una distinzione tra pelvi e pavimento pelvico.

La pelvi è la struttura ossea comunemente chiamata bacino, delimita un’area detta cavità pelvica all’interno della quale si trovano organi come vescica, retto e organi dell’apparato riproduttore.

Il pavimento pelvico è un complesso sistema di muscoli e tessuto connettivo (legamenti e fasce) che costituisce il fondo della cavità pelvica, su cui grava il ruolo di contenzione dei visceri, di controllo e funzione della continenza e della funzione sessuale.

Per capire in modo chiaro come funziona il pavimento pelvico usiamo la metafora della nave.

Gli organi (nave) sono alloggiati nel bacino e subiscono gli effetti della forza di gravità che li porta verso il basso. Per evitare ciò e rimanere nella loro posizione fisiologica hanno bisogno di strutture di sospensione come i legamenti (ormeggi), ma soprattutto di strutture di sostegno come la muscolatura del pavimento pelvico (mare).

Come si vede nel disegno, se il livello del mare cala, cioè la muscolatura si indebolisce, gli ormeggi non riescono a sostenere il peso della nave e dapprima si tendono, fino ad arrivare a cedere.

Questo spiega perché è importante mantenere efficiente la muscolatura perineale al fine di garantire una buona funzione degli organi all’interno del bacino.

Cosa può provocare una disfunzione/disordine al pavimento pelvico?

Molti possono essere gli eventi causanti un problema al pavimento pelvico, ad esempio gravidanza, parto naturale/cesareo, menopausa, interventi chirurgici (soprattutto del tratto perineale), eseguire lavori pesanti e prolungati nel tempo, sport ad alta intensità ma anche il sovrappeso. Tutto questo può indebolire la muscolatura perineale e dare origine a disturbi e disagi importanti che possono presentarsi anche in concomitanza. Tra questi ci sono:

– Incontinenza urinaria (da urgenza, da stress, mista, post-chirurgia, post-parto)

– Incontinenza fecale

– Prolasso organi pelvici

– Disfunzioni sessuali

– Ritenzione urinaria

– Stipsi

– Dolore pelvico cronico

In definitiva, le problematiche pelviche sono varie e legate non solo a un disagio fisico ma anche psicologico. Molto spesso uomini e donne hanno difficoltà nel parlare di questo argomento perché considerato tabù, avendo così un livello di qualità di vita basso e insoddisfatto. Dunque, un primo passo importante per il paziente è quello di riconoscere il proprio disagio psico-fisico e rivolgersi alla figura del fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico, affinché dopo un’adeguata valutazione possa impostare un corretto piano riabilitativo personalizzato.

Nel corso dei prossimi articoli verranno affrontati più nello specifico i vari argomenti riguardanti le problematiche del pavimento pelvico, lo svolgimento di una seduta di fisioterapia per la rieducazione perineale e proposte di esercizi da eseguire per il rinforzo del tratto perineale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

© 2017 H.T. Clinic S.a.s. di Cocchiara Simone & C. - Via della Costituzione, 71 - 97100 Ragusa (RG) -P.IVA: 01564850889
powered by e-Service