Vuoi saperne di più sul tuo mal di schiena?

  • 7 Settembre 2017

COME POSSIAMO AIUTARTI?

Un professionista esperto riuscirà sicuramente a seguirti con programmi terapeutici ed approcci specifici di forza mobilità e attività aerobica.
Rivolgiti prima al tuo medico o ad un Medico Specialista per escludere problemi più seri.
Questa modalità sarà sicuramente la più corretta e riuscirà a soddisfare le tue aspettative nella gestione del tuo caso Di mal di schiena.

Milioni di persone ogni anno si trovano ad avere a che fare con dolori che interessano il rachide lombo-sacrale “mal di schiena” e affrontano il problema nella stra maggioranza dei casi facendo riferimento a sistemi sanitari nazionali che non sono realmente attrezzati per aiutarli. Spesso la scelta terapeutica è costosa ed invasiva con la probabilità di aggravare la sintomatologia, mentre strategie di trattamento riabilitativo di rinforzo, aumento della capacità aerobica e strategie di comportamento risultano essere efficaci già da tempo con migliori risultati.
Il costo sanitario per la lombalgia negli stati uniti in termini di cure e assenze dal lavoro è più grande dell’intera spesa sanitaria per coprire ipertensione, diabete e cure depressive ed è stimato in 10-20 miliardi di dollari l’anno.
Ci sono molti modi per definire il dolore alla schiena ma il termine più corretto e più comunemente utilizzato e CORRETTO per le problematiche più frequenti è “lombalgia Aspecifica”. Questo termine sta ad indicare UN DOLORE NON CAUSATO DA PATOLOGIE GRAVI QUALI NEOPLASIE, ERNIE, SINDROMI DELLA CAUDA EQUINA E INFEZIONI.

Quindi RASSERENATI

IL MAL DI SCHIENA IN FORMA CRONICA PERCHÈ?

Più del 90% delle volte siamo di fronte ad un dolore lombare acuto che va via in pochi giorni senza grossi problemi.
Alcuni pazienti lamentano dolore fino a 12 settimane (sub acuto) e addirittura una piccola minoranza per più tempo (cronico)

Cosa capiamo dalla ricerca: alcuni dei trattamenti più frequentemente proposti dai medici quali RIPOSO A LETTO, ANTINFIAMMATORI, OPPIOIDI, CORTISONICI, NON SONO LA CURA MIGLIORE PER IL MAL DI SCHIENA si sono dimostrati inefficaci o addirittura dannosi.

INIZIA A MUOVERTI!

Sin dall’inizio del lavoro sulle cure mal di schiena si è pensato che l’entità del danno fosse correlato all’entità del dolore, ma sempre più si evidenziava il fatto che a parità di danno i soggetti evidenziavano esperienze di dolori diversi questo ha fatto riflettere la comunità scientifica facendo capire che il nostro cervello a parità di condizioni gioca una forte influenza.

Per una più corretta comprensione della problematica dunque è stato riunito il soggetto sotto un processo valutativo della condizione “biopsicosociale” che racchiude in un’unica valutazione gli aspetti biologici, le cause anatomiche, le cause strutturali, fattori psicologici, fattori sociali questi ultimi sembrerebbero pure giocare un ruolo fondamentale.

Per esempio i soggetti inclini a depressione ansia e insoddisfazione lavorativa dimostrano di soffrire maggiormente di mal di schiena.

È necessario dunque avere una visione dualistica MENTE-CORPO

Si parla dunque nel soggetto con dolore cronico di SENSIBILIZZAZIONE CENTRALE cioè un’integrazione del dolore a livello delle aree del cervello che mantiene accesa la spia del dolore anche quando l’interruttore “causa del dolore” è spento.

Dunque pratiche come quella chirurgica o quella infiltrativa, o quella farmacologica antinfiammatoria non trovano chiare risposte su questa tipologia di pazienti che non possono permettersi cure alternative per via dei costi.

Recentemente, nel febbraio del 2017, l’American College of Physicians ha consigliato a dottori e pazienti di optare per  altre  terapie quali l’esercizio, agopuntura, tai chi, yoga, pilates e fisioterapia, con lo scopo di ridurre la prescrizione e l’assunzione di farmaci e per evitare interventi chirurgici laddove possibile ( in caso di fallimento di terapia non farmacologiche, sono raccomandati in prima linea, farmaci anti infiammatori non steroidei).

Nel marzo del 2016, nel Center for disease control and prevention sono emerse delle linee guida che invitano ad utilizzare farmaci non oppioidi, sempre in prima linea.

Allo stesso tempo, la ricerca ha suggerito che la terapia attiva ( programmi di esercizi, yoga o tai chi) può realmente aiutare le persone a risolvere il loro problema  in termini di dolore, mentre altri approcci passivi  (come massaggio e manipolazioni spinali) producono effetti di breve durata.

MUOVERTI PROBABILMENTE è LA COSA MIGLIORE CHE TU POSSA FARE PER IL TUO DOLORE LOMBARE

quando siamo afflitti dal dolore lombare il nostro primo istinto di protezzione ci porta a limitarte le attività riposare a letto o nel divano

NIENTE DI PIÙ SBAGLIATO!

I medici hanno pensato fino ad ora che il riposo assoluto fosse la migliore strategia ma questo può compromettere la tua ripresa, mentre l’esercizio terapeutico incrementando la forza muscolare, la flessibilità, l’ossigenazione dei tessuti può contribuire a ridurre il dolore e a ripristinare al più presto le condizioni ottimali.

Alcuni numeri provenienti da dati scientifici:

I ricercatori di questa revisione riassumono i benefici dell’esercizio fisico nella gestione clinica di una lombalgia aspecifica, comprendendo questi risultati sorprendenti: 

  • L’esercizio aerobico effettuato per 20 minuti al 70% di massimo consumo di ossigeno riduce la percezione di dolore per più di 30 minuti nei pazienti con mal di schiena cronico;
  • Migliorare la flessibilità a livello lombare e a livello degli hamstring può ridurre in maniera significativa il dolore lombare ( dal 18,5% al 58%);
  • Esercizi di stabilizzazione riducono in maniera significativa il dolore (39% – 76,8%) mentre programmi di rinforzo muscolare del 61,6%.

Questi ricercatori suggeriscono una combinazioni di questi programmi – forza, esercizio aerobico e programmi di flessibilità – per la gestione clinica dei pazienti con mal di schiena, anziché optare per un programma invece di un altro.

Per essere chiari, l’esercizio non sempre aiuta tutti i pazienti. Lombalgie acute potrebbero beneficiare prima di un trattamento passivo, terapia manuale ortopedica od osteopatica.  Ma se il tuo dolore è cronico, trova il modo per rimanere attivo quanto possibile.

Ecco un elenco di programmi di esercizi che potrebbero essere utili per il tuo mal di schiena, pilates e Tai Chi  sembrano aiutare:

Per quanto riguarda il Tai Chi ed il pilates, sembrerebbero ridurre il dolore cronico lombare aiutando le persone a ritornare a livelli ottimale di attività di vita quotidiana, se comparata con nessun esercizio.

E gli altri approcci, combinati con protocollo di esercizi, mobilizzazioni e consigli, che ruolo svolgono nella gestione clinica del mal di schiena?

Questi  differenti tipi di terapie, abbinate alla psicoterapia combinata ed alla terapia comportamentale cognitiva,  fanno parte di quella che viene chiamata oggi riabilitazione multidisciplinare.

La riabilitazione multidisciplinare abbraccia quello che è la visione “biopsicosociale” del mal di schiena, che sostiene, ancora una volta, come il dolore nasce dall’interazione di fattori sociali, fisici e psicologici. 

Naturalmente po’ essere difficile da gestire se i disturbi dell’umore, come ansia e depressione,contribuiscono al dolore delle persone, o se nascono dal dolore, ma in entrambi i casi il modello biopsicosociale vede il fisico come sola parte dell’equazione.

Di conseguenza, forse, non sorprende se la terapia multidisciplinare sembra funzionare meglio della sola terapia fisica nella gestione clinica del mal di schiena, sia nella forma acuta che nella forma cronica.

Pazienti che ricevono questa tipologia di trattamento olistica sono più propensi a tornare prima alle loro attività quotidiane.

LA TERAPIA PASSIVA gioca un ruolo importante nella pratica clinica, aiutando le persone a combattere il mal di schiena. L’effetto tende ad essere modesto ed immediato, anche se l’approccio attivo, svolto con esercizi, deve essere ancora una volta la prima scelta terapeutica.

Ci sono prove di efficacia che dimostrano come la manipolazione spinale possa aiutare le persone affette da mal di schiena cronico producendo effetti che non risultano essere più efficaci di un antidolorifico o dell’esercizio ( il che non è poco).

In primo luogo, diamo uno sguardo rapido alle evidenze disponibili. Ci sono due recenti revisioni che misurano l’efficacia della manipolazione sul mal di schiena: una sul dolore acuto e l’altra sul dolore cronico. La revisione del 2011 sul mal di schiena cronico dimostra come la manipolazione produca effetti di breve durata sulla riduzione del dolore e sul miglioramento funzionale, ma questo effetto è  identico alle comuni terapie utilizzate per il trattamento del dolore cronico, ovvero l’esercizio.

La revisione Cochrane che ha studiato l’effetto della manipolazione sul dolore acuto di mal di schiena dimostra come essa funzioni meglio del placebo, e di conseguenza diversi pazienti dovrebbero beneficiare di un trattamento eseguito da esperti di terapia manuale ortopedica – osteopatica.

I RISULTATI SUL MASSAGGIO SONO MISTI, ma generalmente non innocui.

In generale, i terapisti che eseguono il massaggio lavorano sul muscoli e sui tessuti di tutta la schiena. Ci sono differenti stili di massaggio: svedese, connettivale, sportivo e release mio fasciale.  I massaggi variano in base alla durata, a quanta pressione manuale viene utilizzata ed in base alle frequenze delle sedute. Tutto questo rende difficile interpretarne l’efficacia. Ma c’è una buona notizia: il massaggio è piuttosto innocuo e sembrerebbe migliorare i sintomi  nell’immediato, ma con scarso risultato a lungo termine. Nei migliori dei casi,  ha senso farlo, nelle forme acute,  in prospettiva di un sollievo dal dolore.

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