La sciatica, è una delle condizioni dolorose più frequentemente osservate nella popolazione occidentale e colpisce 4 persone su 10 almeno una volta nella vita.
Che cos’è?
La sciatica, chiamata anche lombosciatalgia o sciatalgia, è un’infiammazione del nervo sciatico e può esordire sia da giovani che da adulti o da anziani, ma in genere i soggetti che ne soffrono sono più frequentemente di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
La sciatica ha un forte impatto su almeno tre importanti sfere della vita delle persone che ne soffrono:
– Lavorativa e sociale: il paziente con la sciatica è costretto ad assentarsi da lavoro, talvolta per diverse settimane o diversi mesi, o di rinunciare alle attività di svago con gli amici o di sport;
– Sanitaria: i costi per la cura della sciatica non sono irrisori e sono spesso a carico del paziente, il quale dovrà provvedere all’acquisto di farmaci, pagare le consulenze specialistiche e l’esecuzione di esami diagnostici (TC, RM), sostenere le cure riabilitative del caso;
– Psicologica: convivere con la sciatica non è semplice, conviverci a lungo può essere logorante per la persona e può portare a livelli di disabilità elevati.
Cause
La sciatica, o meglio il dolore sciatico, deriva dall’irritazione di una radice nervosa localizzata a livello lombare. In genere, il nervo sciatico si irrita in seguito alla sua compressione che può essere dovuta alla presenza di un’ernia del disco intervertebrale (più frequente nei giovani) oppure come effetto dei processi artrosici (più frequente negli adulti/anziani).
L’esordio della sciatica è solitamente microtraumatico (posture mantenute a lungo nel tempo, attività gravose, movimenti ripetuti nel tempo), talvolta anche non traumatico ossia apparentemente non legato a nessuna causa in particolare. In casi più rari, l’insorgenza della sciatica può essere legata ad un trauma importante ed essere fin da subito particolarmente invalidante.
Segni e sintomi
I pazienti con sciatica riportano comunemente la presenza di dolore e di formicolio a livello dell’arto inferiore. La localizzazione del dolore è riferito, in genere, lateralmente dalla coscia fino al piede oppure posteriormente dalla coscia fino al piede. Il dolore è spesso descritto come “scossa elettrica”, “trafittivo”, “lancinante”, può peggiorare assumendo determinate posture e migliorare da seduti o da supini.
Diagnosi
Per fare diagnosi di sciatica vengono comunemente proposte numerose soluzioni: elettromiografia, studi di conduzione del nervo, risonanza magnetica, radiografie, TC. Alcune di queste soluzioni possono essere idonee, altre purtroppo non forniscono le giuste informazioni per poter essere certi della diagnosi. Per evitare procedure che prevedano talvolta mesi di attesa e per evitare spese non necessarie, la letteratura scientifica indica l’esame neurologico clinico come strumento ottimale per fare diagnosi o escludere la presenza di sciatica. L’esame neurologico consiste nello studio di 3 elementi: sensibilità, forza, riflessi.
Trattamento
Il trattamento della sciatica è affidato al Fisioterapista OMPT il quale elabora il piano di trattamento sulla base della valutazione del paziente, dunque non esistono trattamenti standardizzati e soprattutto non esistono tempistiche standardizzate di recupero da individuare in “cicli”.
È possibile dividere il trattamento della sciatica in tre fasi principali:
– Fase acuta: in questa fase attraverso tecniche di terapia manuale specifiche o globali e l’educazione del paziente, rispetto quei fattori che possono contribuire al perdurare della sciatica, si punta alla riduzione del dolore e al recupero di una parte delle attività alle quali si è rinunciato;
– Fase subacuta: in questa fase il paziente ha risolto gran parte del proprio dolore e si avvia ad eseguire esercizi di mobilità e rinforzo muscolare specifici per le proprie esigenze. Una particolarità di questa fase è che il paziente potrà alternare periodi di assoluto benessere con ricadute di dolore, è del tutto normale e il fisioterapista saprà dare i giusti limiti per contenere gli episodi di ritorno della sciatica;
– Fase funzionale: la sciatica è un ricordo sempre più lontano e adesso il paziente si appresta a recuperare la totalità delle attività sospese. In questa fase il trattamento è quasi esclusivamente composto da esercizio terapeutico.
I macchinari fisioterapici possono far parte del processo riabilitativo, anche se ad oggi sappiamo che gli interventi più efficaci sono quelli che stimolano attivamente il paziente a superare la sciatica e che non lo lascino passivamente disteso sul lettino.
Prevenzione
Ancora più importante del trattamento è la prevenzione della sciatica, sia esso il primo episodio che una ricaduta. I soggetti che hanno già sofferto di sciatica sono naturalmente più a rischio di avere nuovi episodi di dolore e necessitano di mantenere i livelli di attività fisica raggiunti per allontanare questo rischio.
Le attività di prevenzione sono rivolte ai soggetti che hanno già avuto un episodio di sciatica, a coloro i quali presentano uno o più fattori di rischio ed anche ai soggetti della terza età per mantenere le strutture vertebrali mobili e forti.
La sciatica può essere una condizione dalla difficile gestione e altamente debilitante, ma la riabilitazione può offrire una strada per uscire dal tunnel. Importante è la scelta del Fisioterapista che dovrà essere specializzato nella riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici, ai fini di realizzare una buona valutazione ed elaborazione di un piano di trattamento individualizzato. Solo col professionista adeguato sarà possibile per il paziente riacquisire in tempi più veloci la propria autonomia e recuperare le attività che la sciatica ha fatto sospendere.
