MAL DI SCHIENA: CURA E PREVENZIONE

  • 26 Novembre 2023

Il mal di schiena è una condizione patologica molto comune, che affligge milioni di persone in tutto il mondo arrecando diversi gradi di disabilità e dolore. Il mal di schiena è spesso causa di assenza dal luogo di lavoro, di rinuncia allo sport o altri tipi di attività fisica, di limitazioni nell’interazione con altre persone e persino con i propri figli quando questi sono piccoli. È possibile tradurre tutti questi effetti col termine “disabilità”.

L’impatto socio-economico del mal di schiena lo rende una delle principali motivazioni per l’acquisto e consumo di farmaci antidolorifici ed antinfiammatori (con tutti gli effetti collaterali che ne possono conseguire), di visite mediche specialistiche e richieste di esami come radiografie o risonanze magnetiche costituendo una tra le voci più importanti della spesa sanitaria delle famiglie italiane.

 

 

Mal di schiena: cos’è, durata e sintomi

Per mal di schiena, definito anche lombalgia, s’intende un dolore localizzato nella regione lombare, che si può estendere da sotto le costole fino ai glutei, talvolta irradiandosi lungo la coscia fino ad una o entrambe le ginocchia.

La durata del mal di schiena distingue una forma acuta, con dolore da meno di 3 mesi, ed una cronica quando il dolore si protrae oltre i 3 mesi. Stabilire la durata della condizione dolorosa è molto importante ai fini della valutazione e del trattamento. Un mal di schiena cronico è senz’altro più difficile da trattare rispetto ad uno più recente. Per questo motivo, il mal di schiena necessita di una presa in carico quanto più precoce possibile.

Il dolore, spesso, si presenta per la prima volta spontaneamente, senza una reale causa come un urto o un trauma, e gradualmente progredisce di intensità fino a diventare fortemente disabilitante. Il dolore è il sintomo principale del mal di schiena e può avere diverse intensità, può peggiorare nell’occasione di un determinato movimento oppure di una determinata attività fisica o, ancora, può migliorare in una precisa postura. Infatti, i pazienti spesso riportano un mal di schiena “sordo e profondo” oppure “trafittivo, irradiato alla gamba” o, ancora, sensazione di rigidità muscolare e articolare, necessità di assumere delle posture allevianti o di evitare movimenti provocativi. A volte, in alcuni soggetti, il dolore è talmente forte da impedire alla persona di piegarsi in avanti o stare in piedi per più di 10 minuti o sollevare anche carichi leggeri.

 

Cause

Il mal di schiena può avere diverse cause, tra le più comuni ci sono sicuramente i cambiamenti ossei dovuti all’avanzare dell’età (artrosi e/o degenerazione del disco vertebrale) e le ernie discali. Meno comuni ma comunque presenti sono i casi di mal di schiena causati da traumi come cadute, incidenti, urti diretti alla schiena, bruschi movimenti e così via.

Tuttavia, è necessario definire due condizioni: la prima che non necessariamente chi presenta una o più cause elencate soffrirà di mal di schiena; la seconda che il mal di schiena può essere presente anche in persone con una schiena “perfetta”, come ad esempio nei soggetti giovani in fase di accrescimento. Dunque, non tutti i mal di schiena sono gli stessi e non tutti vanno trattati allo stesso modo.

 

Diagnosi

Mal di schienaLa diagnosi di mal di schiena è principalmente clinica, cioè basata sulla raccolta delle informazioni rilevanti fornite dal paziente, dall’esecuzione di una attenta esaminazione palpatoria e da alcuni importanti test clinici che provocano o riducono il mal di schiena sul momento. La maggior parte delle volte è sufficiente questo per poter appurare la natura del mal di schiena. Solo nel 5%  dei casi lo specialista (Fisioterapista specializzato o Fisiatra) prescriverà ulteriori approfondimenti diagnostici come RX, TC, RM, evitando così di effettuare prematuramente esami non necessari ed inutili spese a carico del paziente e lunghe liste d’attesa per il sistema sanitario nazionale.

 

Trattamento

Mal di schienaIl trattamento del mal di schiena prevede due diverse strategie: passive e attive.

Le strategie passive sono tutti gli atti terapeutici che mirano a risolvere il mal di schiena “dall’esterno”, come infiltrazioni, massoterapia, terapie fisiche (tecar, laser, magnetoterapia, correnti antalgiche, ecc…), mobilizzazioni, manipolazioni, farmaci, agopuntura e la chirurgia sono alcuni esempi di terapie passive frequentemente prescritte.

Le strategie attive sono quelle che mirano a risolvere il mal di schiena “dall’interno”, creando dei cambiamenti positivi nella composizione di muscoli ed articolazioni utili a migliorare il mal di schiena e prevenire le recidive. L’esercizio terapeutico, l’insegnamento delle corrette tecniche per spostare o per sollevare carichi e i consigli personalizzati sul movimento sono esempi di approcci attivi.

Mal di schiena

Secondo la letteratura scientifica, la terapia più efficace per il mal di schiena unisce strategie attive e passive. In particolare, l’esercizio fisico e la terapia manuale (mobilizzazioni, manipolazioni, massoterapia) sono particolarmente efficaci sia nel breve termine che nel lungo periodo nella riduzione dei sintomi e delle disabilità, fino alla completa risoluzione del problema. La sola applicazione di approcci passivi come tecar, magnetoterapia, correnti antalgiche, tecniche osteopatiche o chiropratiche, infiltrazioni e farmaci si sono rivelati utili soltanto a breve termine, ma non migliorano il mal di schiena nel medio-lungo termine rispetto all’esercizio fisico.

 

Prevenzione

Il mal di schiena, più di altre condizioni patologiche, è portato a ripresentarsi nei soggetti che ne hanno sofferto almeno una volta nella vita. Tuttavia, riconoscerne le avvisaglie e contrastarlo prima ancora che si presenti, adottando le strategie preventive durante il periodo di benessere fisico, è possibile. La prevenzione del mal di schiena si avvale di alcuni suggerimenti che il Fisioterapista specializzato è in grado di dare, personalizzandoli in base alla tipologia di soggetto e di mal di schiena.

In generale, mantenere un peso ideale, consumare cibi sani, evitare il fumo di sigaretta e mantenere alti i livelli di attività fisica possono essere dei validi consigli a cui affiancare anche una maggiore consapevolezza su come sollevare o spostare carichi, su come rendere più ergonomico e comodo il proprio ambiente domestico e lavorativo o su quali esercizi puntare per un buon rinforzo dei muscoli più importanti.

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