Così ho risolto il mal di schiena!

  • 21 Ottobre 2020
mal di schiena

Così ho risolto il mal di schiena… Questo è l’inizio del racconto di ogni mal di schiena che vediamo!

Il Mal di schiena è la prima condizione di dolore che si affronta sia in termini di numeri di soggetti sia in termini di serietà di dolore sia in termini di incidenza, cioè di volte che si ha il dolore per soggetto per popolazione, ma ancora oggi si fa fatica a contenere  i numeri che lo circondano.

Imputiamo la colpa del mal di schiena a tanti fattori età, temperatura, traumi, sforzi, condizioni stressanti, attività logoranti, e tantissime altre scuse per cui la nostra colonna vertebrale non dovrebbe funzionare a dovere, ma la scienza che dice in merito?

E se dice una realtà scomoda difficile da accettare o da mettere in pratica saresti disposto a fare di tutto per non sentire quel frustrante mal di schiena?

Ora ti dico cosa causa il mal di schiena in parole povere e chiare:

La causa del mal di schiena sei tu! Ma non ti arrabbiare con me che te lo dico, vorrei che tu superassi questo problema e non mi voglio nascondere dietro un dito, ed ora ti spiego perché.

Partiamo dal fatto che il mal di schiena in termini medici non è una patologia, ma una condizione dolorosa che può essere più o meno invalidante, ma non per forza deve essere causato da una patologia  di cui ti faccio subito un esempio, la “spondilolistesi” patologia ortopedica della schiena può essere causa di dolore o meno (il classico slittamento di una vertebra).  Ovviamente esistono mal di schiena in presenza di situazioni patologiche e non.

Ma quanti sono i mal di schiena in presenza di situazioni patologiche?

Spondilolistesi lombare (patologia ortopedica)

Spondilolistesi lombare (patologia ortopedica)

Circa il 7% …. Cooosaaaa? Si solo il 7% !!!!!

E quelli dove non ci sono chiare diagnosi di condizioni patologiche della schiena? Circa il 90%!

Normale degenerazione della colonna

Normale degenerazione della colonna

Si ma sto 90% che ha allora? Ci sono le artrosi, le protusioni, le punte di ernie, le ernie, e le discopatie e non sarebbero anche esse patologie che causano il mal di schiena? Si ! o forse anche no!!!! Be sicuramente no, o almeno sono remote ipotesi che ci portano ad ipotizare che solo una di queste condizioni porti al dolore lamentato del paziente, ma invece questo 90% di mal di schiena è un grande insieme di fattori di rischio che porta la loro schiena ad essere sempre più fragile e dunque dolorante!

Ei, ma manca un 3%, –si è vero un 3 % è “altro” cioè quei dolori che non fanno parte direttamente della schiena ma possibilmente delle visceri, tumori, affezioni sistemiche che portano anche a riferire un dolore alla schiena, e queste da un buon dottore devono essere subito individuate e discriminate, e tranquilli i medici sono molto accurati nella cerca dell’ ”altro”.

affezioni sistemiche che portano anche a riferire un dolore alla schiena

Ok ma allora come si vince la lotta al mal di schiena?

La si vince insieme, il primo intervento da eseguire sul mal di schiena è una buona visita, meglio se da un fisiatra o da un ortopedico, ma anche il medico di famiglia è un medico formato nell’inquadramento del mal di schiena, quindi che ben venga, e il fisioterapista che vi farà eseguire ulteriori esami se necessari o iniziare la terapia se lo ritiene opportuno.

Ok ma se rientro nel 90% che ha una sintomatologia di mal di schiena cosiddetto “aspecifico” quale terapia devo fare?

La terapia è semplice a dirsi e difficile a farsi! Si difficile perché sei tu quello che deve curarsi ed “Autocurarsi” si proprio di auto cura si parla, cioè terapia “cognitivo-comportamentale”  poiché i fattori di rischio li creiamo noi con le nostre abitudini, il nostro lavoro, il nostro stile di vita più o meno sedentario, siamo noi che con l’aiuto del fisioterapista individuiamo i punti deboli e rinforziamo dove ce ne sia di bisogno, eliminiamo i fattori di rischio e prendiamo delle nuove abitudini che ci fanno stare bene.

Ecco alcuni step di una terapia corretta:

Visita medica: ne abbiamo parlato prima ricordi?…

Valutazione fisioterapica, con programma riabilitativo (si nuovamente una visita perché il fisioterapista, ha bisogno di rivisitarti per stabilire il corretto approccio, il grado di intensità di lavoro e le varie terapie da associare per risolvere al meglio il problema.

 Risoluzione del dolore acuto: il fisioterapista userà delle terapie antalgiche e delle manovre di terapia manuale per la risoluzione del dolore più forte e più acuto, che in ogni caso sono spesso già stabilite dal medico, e ti permetteranno di passare alle fasi successive.

Programma riabilitativo costante!

Si Costante è la parola chiave perché se non si ha una costanza nelle cure ma si lavora a singhiozzo non si riesce ad avere dei risultati concreti e duraturi, inoltre c’è un passaggio di nozioni, informazioni ed apprendimento sia mentale che motorio che richiede molto lavoro (es. vengono assegnati degli esercizi per casa ma spesso se non si rivedono 2-3 volte il paziente non li farà mai nella maniera corretta).

Apprendimento di ciò che causa il problema ed attuazione dei dovuti cambiamenti dello stile di vita. Ti faccio un chiaro esempio: Se abbiamo stabilito che il tuo mal di schiena è dovuto alle troppe ore al pc, la postazione di lavoro che ha una ergonomia errata, con lo schermo che ti fa ruotare su di un lato, la sedia che ti fa stare in una postura non consona, e altri problemi legati alla postazione lavorativa, devi avere il tempo di mettere in atto le contromisure che studiamo per te e verificarle, per capire se sono efficaci, dunque passerà del tempo prima che riusciamo a fare questi passaggi.

Fase riabilitativa vera e propria: che tu sia senza dolore in questa fase è già possibile, o può essere che il dolore sia un fastidio poco presente che sta passando, ma la cosa importante è non cantare vittoria troppo presto, perché il mal di schiena è dietro l’angolo, sta andando via ma lo devi spingere fuori dalla porta. Questa è la fase in cui passi nella palestra dello studio di fisioterapia a fare degli esercizi, hai bisogno di rinforzarti, hai bisogno di acquisire flessibilità, hai bisogno di migliorare la propriocezione (una sorta di equilibrio), hai bisogno di migliorare e rinforzare dei movimenti chiave (come abbassarsi sulle gambe e non flettendo la schiena). Qui si fanno pure delle discussioni programmando una attività da iniziare quando finisce la fisioterapia, perché è l’attività fisica che ti permetterà di fare prevenzione.

Attività Fisica preventiva:

Stai tranquillo PUOI FARE QUELLO CHE VUOI! L’importante è che lo fai… si l’oms (organizzazione mondiale della sanità) ci classifica come ipocinetici o per dirla meglio troppo sedentari, quindi il primo passo per raggiungere la luna è iniziare a muoversi, non importa come ma muoviti, scegli un’attività che ti coinvolga sia fisicamente ma soprattutto mentalmente e socialmente, specialmente le attività di gruppo dove hai compagni che ti stimolano a fare l’attività quando sei più annoiato, questo è il segreto. Sarà il fisioterapista ad analizzare la tua attività e a porre l’accento sulle fasi virtuose e quelle meno virtuose dell’attività inserendo o levando esercizi e adattando alle tue esigenze l’attività rendendola perfetta per te come un vestito su misura.

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