ASMA BRONCHIALE
Forse non è chiaro a tutti come l’asma bronchiale sia una piaga nella nostra società, infatti secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) le persone che ne soffrono nel mondo sono più di 200 milioni e fra questi più di 383000 sono giunti al decesso nel 2005.
L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da episodi di improvvisa dispnea (fame d’aria), accompagnata da tosse secca e respiro sibilante.
La reazione causa un restringimento del canale, con conseguente diminuzione dell’aria disponibile che può arrivare ai polmoni.
La caratteristica peculiare dei pazienti asmatici è quella di avere una esagerata sensibilità (iperreattività bronchiale) delle vie aeree a stimoli di varia natura (aria fredda, fumo di sigaretta, virus influenzali).
Le vie aeree reagiscono a tali stimoli chiudendosi più o meno completamente con conseguenti sintomi:
- fame d’aria,
- respiro sibilante,
- tosse, soprattutto la mattina presto o durante la notte,
- senso di oppressione toracica,
- fiato corto.
Non tutti i soggetti asmatici manifestano questi sintomi e, allo stesso modo, manifestarli non significa necessariamente essere asmatici.
Può essere su base allergica (asma estrinseco), spesso associata a rinite allergica o di tipo non allergico (asma intrinseco).
Il medico sarà in grado di diagnosticare l’eventuale presenza di asma basandosi sui test di funzionalità polmonare, sulla storia medica e attraverso l’esame obiettivo (visita); in alcuni casi possono essere necessarie le prove allergiche.
Nella fase acuta, quando i sintomi peggiorano, si parla di “attacco asmatico”; gli attacchi più severi possono richiedere cure di emergenza perché, se non trattati, possono risultare fatali.
La diagnosi si basa sulla clinica, sull’esame spirometrico e sulle prove allergologiche.
La terapia si basa sulla terapia cortisonica per via inalatoria, eventualmente associata ad un broncodilatatore inalatorio.
Purtroppo non è possibile guarire dall’asma, ma l’obiettivo della terapia è duplice:
- farmaci per trovare sollievo durante gli attacchi,
- farmaci a lungo termine per prevenire i sintomi.
Dr. Filippo Guido Cavalieri