Educazione e rieducazione del pavimento pelvico dal benessere alle disfunzioni Cliniche.
Il pavimento pelvico per molti è una parte del corpo sconosciuta, a cui si presta poca attenzione o addirittura nessuna. I motivi sono legati al fatto che è un’area “nascosta” che non vediamo e con cui la quale non si instaura quel rapporto quotidiano che c’è per esempio con una mano o una gamba. E’ una regione legata si alla minzione, defecazione ma è anche un’area legata alla sessualità, e per questo resa ancora di più un argomento carico di tabù e di pudore culturale. Inoltre è stata per molti anni una parte del corpo poco considerata anche a livello medico, solo da pochi anni è ormai riconosciuto a livello mondiale il suo ruolo nel benessere e nella salute della donna e dell’uomo.
Il Progetto Pelvi Ragusa sostenuto da H.T. Clinic e Centro Iside si prefigge l’obbiettivo di Informare, Educare, Diagnosticare e Rieducare la popolazione in modo tale da migliorare ed aumentare la qualità di vita della stessa la quale soffre fino ad oggi in percentuali molto alte di problemi, disfunzioni, disservizi, riguardanti la sfera Pelvi-perineale.
Epidemiologia
Nel mondo soffrono di disfunzioni Pelvi-perineali circa 400 milioni di donne e circa 4 milioni solo in Italia, 3 donne su 10 donne dopo i 50 anni
il 30,8% delle donne tra i 20-59 anni, il 6,6% delle donne tra i 20-29 anni il 55,6% delle donne tra i 50-59 anni il 40-70% delle donne pluripare sopra i 50 anni. Numeri sconfortanti anche nel periodo Peri/Postmenopausa si ha un’incidenza del 25-51% di prolasso parete anteriore, circa il 4-20% di prolasso uterovaginale/volta ed il 13-27% prolasso parete posteriore
Samuelsson EC 1999, Versi E 2001, Handa VL 2004 Slieker-ten Hove MC 2009
Si conta che circa il 24% delle donne di età superiore ai 20 anni soffre di almeno uno dei problemi del pavimento pelvico (Pelvic Floor Disorders). Di queste il 3% lamenta POP
Circa 300.000 pazienti l’anno sono sottoposte a chirurgia per (POP) problemi del pavimento pelvico negli Stati Uniti.
Nygaard I 2008, Campeau L 2011
Nygaard I 2004, De Lancey 2005, Zbucka-Kretowska M 2011
Purtroppo la chirurgia riporta un 10-30% di recidiva e 1/3 ripeterà chirurgia correttiva
Salvatore S et al 2009
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